Non è normale.
di rossella
Lo sguardo rivolto al lampadario.
Le chiavi inserite dietro la toppa, in tutte le porte di uscita.
Le chiese crollate.
Le industrie che non ci sono più.
Le crepe che si allargano sui muri delle case.
Le tende, negli spazi aperti e nei giardini.
Le persone che non ci sono più.
I negozi chiusi.
Gli edifici con le crepe ad X.
Le moltissime fettucce rosse e bianche.
Le persone che non sono qui e ti scrivono cosa fare e cosa provare.
Le scosse che arrivano improvvise, da un luogo sconosciuto e sempre nuovo.
La paura che passeggia nelle strade deserte.
La stanchezza, esausta.