Per pochi eletti.

Ogni tanto pubblico dei testi di persone che seguono un loro percorso di conoscenza interiore e divulgano anche il risultato di queste ricerche a un uditorio più ampio. Ci tenevo a precisare che, il fatto che pubblichi dei loro contributi, non vuol dire che io approvi tutto il loro pensiero o consigli tutte le attività che promuovono. Questo perché trovo l’ambito della “ricerca spirituale” un argomento molto delicato, sia (a volte) per la poca lungimiranza ed attenzione di chi al suo interno organizza corsi e incontri, sia per la predisposizione esagerata di chi vorrebbe trovare in essi quasi la salvezza o la chiave per il completo benessere. Non è così semplice, e non esiste in realtà una scuola di pensiero migliore e più valida delle altre, ma si rivela proficuo soltanto l’incontro con persone più umane, preparate e disinteressate di altre. Così io vedo tante scuole di spiritualità (e molte le ho anche frequentate, e ne ho studiato i contenuti) che poco pensano alla crescita degli studenti e tanto si trasformano in un business, soprattutto in questi momenti di crisi economica.

(immagine trovata su Internet, autore ignoto)

Comunemente c’è sempre stato scetticismo, nei confronti delle scuole spirituali e dei corsi di crescita personale. Questo perché li si ritiene socialmente poco utili (fanno spendere denaro, invece di farlo guadagnare), a meno che non si tratti di proposte per rafforzare la coscienza di sé e la propria leadership, riservate ai manager e a direttori d’impresa. C’è oggi comunque più interesse per questo tipo di conoscenza, rispetto al passato: forse perché la vita “fuori” non appare più così soddisfacente, ci si rivolge con più curiosità e speranza all’esplorazione della vita “dentro”. Il che di per sé è un legittimo ed importante desiderio: il fatto è che l’offerta per “conoscersi meglio” diventa sempre più ampia. Molti di voi mi chiedono appunto come vedere una strada ben tracciata in questa giungla di guru.

La vera strada è innanzitutto dentro di noi: è il nostro intuito, quello che al di là delle osservazioni razionali (come il curriculum e il numero di seguaci della guida prescelta) ci porta verso un certo tipo di esperienza, ci fa percepire che il contatto con quella persona o con quell’ambiente, in quel momento della nostra vita, ci farà stare bene. E l’esperienza verso cui ci sentiamo chiamati è da fare, anche se in futuro ci apparirà deludente o poco utile: è sempre un interessante gradino della nostra personalissima scala.

Per me funziona molto, attualmente, il concentrarmi sull’aspetto pratico della faccenda, il procedere per piccoli obiettivi (ad esempio, se voglio sviscerare il rapporto con un familiare, posso ricevere un aiuto dalle costellazioni familiari). Forse il fatto di aderire acriticamente a un sentiero o all’altro, il famoso “essere alla ricerca di qualcosa”, porta poi alla dispersione del senso della propria ricerca. Forse bisognerebbe soltanto chiedersi “Di cosa ho bisogno adesso, per stare bene?”. E fare quello. Io perciò vi dico: affidatevi e diffidate. Affidatevi al vostro intuito, affidatevi alle persone che conoscete e ai loro consigli (ma non troppo, le vostre necessità sono sempre estremamente personali). Diffidate di guru improvvisati e di quello che vi propongono: non sarete necessariamente migliori seguendo la loro via, anche se appare profondamente elevata ed impegnata. Sarete migliori prendendovi cura di voi stessi, da soli innanzitutto. Valutate bene come impiegare il vostro tempo e ricordatevi che la realtà, la vostra realtà, sarà sempre più elevata di qualsiasi tipo di pensiero. Chiunque stia vivendo la sua vita, è già sulla sua strada, altrimenti non sarebbe neanche nato.

Per cui non posso dare consigli a nessuno, posso solo raccontare a chi me lo chiederà con quali persone e in quali ambienti mi sono trovata bene io, ma non è detto che per voi sarà lo stesso. Alla fine, come quando andiamo dal medico, ci viene proposta una diagnosi e una cura, ma solo noi possiamo sapere davvero come stiamo, nessun altro. Solo mettendoci in gioco e in cammino, capiamo dove stiamo andando e come modificare eventualmente la nostra direzione.

Buona ricerca!