La mia ombra.
di rossella

(immagine trovata su Internet, autore ignoto)
A volte vado a letto con la mia ombra. Ripongo il mio sorriso e la abbraccio. Quando lo faccio mi sento completamente me stessa, non più divisa. Pensavo prima che lo spazio occupato dall’ombra fosse un luogo triste, oscuro, putrido. A volte lo è, ma non sempre. Spesso si rimane in ascolto, con gli occhi molto più aperti di quando si guarda la luce. A volte ci si fa cullare dalle tante melodie che conosce e ci si addormenta presto, un po’ soli. Nell’ombra poi c’è anche riposo, quiete, conoscenza. A volte i miei sorrisi hanno qualcosa dell’ombra, della calma che regna in essa se tieni in ordine il suo spazio e vai spesso a visitarlo. Lì dove ci sono tanti tentativi, troppi segreti, scritti incompiuti, nostalgie, ricordi belli, ma sepolti, ricordi brutti chiusi in uno scrigno del quale non bisogna gettare mai la chiave. L’ombra è fatta anche delle persone e delle cose che ci fai finire. Non sono cose necessariamente orrende; solo che, per un motivo o per un altro, sono state rifiutate. Frequentemente i sogni appartengono alla nostra ombra: nascono nel buio per riportarla alla luce, per ricondurci alla sua saggezza.