Scritti da Saturno

di Rossella Arena

Categoria: alimentazione

Collaborazione con Astrella e Sirio.

 

Astrella è un mensile che in modo semplice e attento si occupa di astrologia, benessere, spiritualità e crescita personale. Anche Sirio si muove sulla stessa linea, ponendo una particolare attenzione agli approfondimenti astrologici. Sono tutti temi che ho molto a cuore e per questo sono davvero contenta di poter collaborare con queste riviste.

In questo post segnalerò gli articoli pubblicati. Buona lettura! 🙂


Da novembre 2016 per rimanere aggiornati sulle mie pubblicazioni mensili su Astrella e Sirio seguite la mia pagina Facebook o il mio profilo Facebook.  Grazie!

Ottobre 2016 (in edicola da metà settembre 2016): La vita è gioia! dissero i Toltechi,  La magica influenza della luna e Lavoro… e sono felice! (Astrella)

Settembre 2016 (in edicola da metà agosto 2016): Di quale saggio indiano sei?  (Astrella) e L’energia che cura… Intervista ad Arcadij Petrov (Sirio)

Agosto 2016 (in edicola da metà luglio 2016): Il 10 agosto esprimi un desiderio e L’amore è gioia (Astrella)

Giugno 2016 (in edicola da metà maggio 2016): Il bello delle parole (Astrella)

Maggio 2016 (in edicola da metà aprile 2016): La natura è la nostra casa e Siamo tutti artisti! (Astrella) 

Aprile 2016 (in edicola da metà marzo 2016): Il momento giusto per ricominciare (Astrella) e Ardere d’Amore – dai sentimenti per le anime gemelle all’amore sacro fra le fiamme gemelle (Sirio).

Marzo 2016 (in edicola da metà febbraio 2016): Tutto quello che c’è da sapere sul karma e Stai davvero ascoltando la tua anima? (Astrella).

Febbraio 2016 (in edicola da metà gennaio 2016): In viaggio tra i pianeti (Astrella).

Gennaio 2016 (in edicola da dicembre 2015): meditazioni all’interno dell’Oroscopone 2016 (Astrella).

Dicembre 2015 (in edicola da metà novembre 2015): Siamo circondati da Angeli, Lo sai che puoi fare miracoli? (Astrella) e Chi sono i guaritori russi? (Sirio)

Novembre 2015 (in edicola da metà ottobre 2015): Risveglia l’energia che è in te!, Sono una strega (Astrella) e Le 97 frecce – approfondimento sulle parti arabe (Sirio)

Settembre 2015 (in edicola da metà agosto 2015): Io mangio VEG (Astrella)

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Salute e alimentazione: i libri di Aida Vittoria Eltanin.

Mi viene ripetuto spesso che sono molto fortunata e in effetti sì, lo sono! 🙂 Ecco perché, proprio mentre iniziavo a interessarmi all’alimentazione vegetariana-vegana, è appena uscito un libro che parla di questo tipo di “dieta” come benefica per il miglioramento o addirittura la guarigione di diverse malattie e patologie. Quali?

Disturbi ormonali, candida, anemia, aggressività, acne, obesità e sovrappeso, Alzheimer, artrite reumatoide, colesterolo, ipertensione, ansia e depressione, emicrania, diabete di tipo 1 e 2, diabete mellito gestazionale, disturbi digestivi e problemi di stomaco (ulcere, diverticoli), anoressia, tartaro, osteoporosi, malattie autoimmuni, borse sotto gli occhi, tonsillite, tumori e loro recidive, psoriasi e altri problemi di pelle (anche allergie al pelo di gatto), cellulite, salute delle ghiandole surrenali (stress), fame nervosa e voglie matte pre-ciclo etc.

Che ne dite? Non sono tutte e non sono poche! Il libro in questione si chiama La salute di Eva ed è stato pensato soprattutto per le donne, ma riporta dati ugualmente validi e interessanti, anzi decisamente interessanti anche per gli uomini (c’è un capitolo dedicato a tante tematiche maschili, ad esempio il rapporto fra livelli di testosterone e alimentazione).

È un bellissimo lavoro di quasi 700 pagine e ne consiglio la lettura a tutti: può cambiarvi la vita e la salute! È suddiviso in schede e capitoli molto curati, facilmente consultabili anche se si vogliono leggere le informazioni relative a ogni singola malattia/disturbo. L’autrice Aida Vittoria Eltanin ha raccolto con molta dedizione tantissime ricerche mediche (per farvi un’idea potete visionare la bibliografia qui) e questo rende il suo lavoro ricco e decisamente prezioso.

La-Salute-Eva

Di lei avevo già accennato citando il suo primo libro, La dieta di Eva. Questo testo mi aveva colpito perché  fornisce un nuovo modo di approcciarsi alla dieta vegana, prendendo in considerazione le ricette e i prodotti più semplici della nostra cucina e tradizione. Spesso associamo il mangiare vegan a tofu, soia, seitan etc., ma Aida ci propone un semplice riso con lo zafferano, la pasta e fagioli, i croissant all’ortolana, i burger di lenticchie e molto altro! Importante la rilevanza che viene data all’energia derivata dal consumare tantissima frutta, elaborando anche dei pasti basati sulla consumazione di questo alimento (cosa che d’estate si rivela ancora più fresca e piacevole). La cucina di Eva-Aida è colorata, semplice e piena di vita: sul suo sito è possibile visualizzare delle ispiratrici foto dei menu proposti, suddivisi per stagione.

Nei suoi libri si sfatano con perizia e dati scientifici alla mano molti miti legati all’alimentazione, come il fatto che la frutta (e i carboidrati) facciano ingrassare, o che il latte e le proteine animali facciano bene e siano indispensabili per la nostra salute. Vengono fornite inoltre molte informazioni riguardo la scelta etica di questa alimentazione (in particolare ne La dieta di Eva): non vi nascondo che ci vuole molta forza per leggerle, per accettare che la società in cui viviamo non è ancora dalla parte dell’uomo, né dell’essere vivente, per scoprire dei veri e propri orrori appena dietro le nostre abitudini. La stessa forza che si può usare per cominciare a cambiare la propria vita… in meglio.

Questo non vuol dire che si debba mangiare solo vegano (bisogna anche verificare quanto questa dieta sia adatta al proprio fisico e alle proprie esigenze) ma che esistono degli studi che dimostrano che un eccesso di proteine animali può danneggiare gravemente la salute.

Vegetariana… perché?

Mi riconosco molto in queste parole di Valdo Vaccaro:

Sono vegetariano da 60 anni, ovvero da quando ero ragazzino, e sono diventato vegano tendenzialmente crudista negli ultimi 30 anni. Ma, onestamente parlando, non mi è mai piaciuto essere chiamato vegetariano o vegano o crudista. Tutte queste non sono altro che etichette semplificative volte a ghettizzare in qualche modo chi va fuori dal gregge. Mi ritengo una persona semplice che ha scelto di comportarsi secondo le leggi della natura.

Insalata

Sono diventata vegetariana quando avevo 17 anni e lo sono stata per 3 anni. Poi sono ritornata a un’alimentazione onnivora perché, facendo delle analisi di controllo dopo ripetuti episodi di stanchezza, sono risultata molto anemica. I dottori mi hanno consigliato quindi di reintegrare i prodotti animali nella mia quotidianità. In realtà il problema non era stato causato dalla dieta vegetariana, quanto dal modo che avevo di approcciarmi all’alimentazione in quegli anni. Il primo anno infatti vivevo ancora con la mia famiglia e consumavo pasti regolari e variati. Successivamente invece mi sono trasferita per frequentare l’università, dove mi è capitato spesso di saltare i pasti o di mangiare troppo poco e male (vi faccio un esempio: le merendine per cena). Avevo inoltre un ritmo di vita che neanche nei più severi istituti militari: tra università, studi musicali e lavoretti, la mia giornata si dispiegava in attività ininterrotta dalle 8 alle 23. Tutto questo è andato avanti per un paio di anni, finché poi non mi è stata riscontrata questa forte anemia. La mia salute era peggiorata quindi per lo stile di vita e per le abitudini alimentari complessive, più che vegetariane. Prima di queste analisi inoltre non avevo mai fatto un controllo, non avendo dunque l’opportunità di sapere se fossi anemica o comunque avessi una tendenza alla carenza di ferro anche prima. Ero molto giovane, spaventata dalla forte anemia e ho dunque seguito ciecamente i consigli dei dottori, ritornando a un’alimentazione onnivora. Nel profondo del mio cuore ero però molto dispiaciuta per questa scelta, come se avessi perso una parte preziosa di me. Fra l’altro nel tempo i valori delle analisi migliorarono, ma la riserva di ferro dell’organismo, anche con tutti gli integratori che prendevo, rimase sempre inesistente. Mi ero ormai rassegnata a questa tendenza all’anemia, come a una condizione inevitabile del mio corpo. Da allora di anni ne sono passati dieci, e in questo periodo ho provato tanti tipi di diete, alla ricerca continua della salute.

Buona salute

In quest’ultimo anno sono successe tante cose che, una dopo l’altra, mi hanno spinto sempre più verso la mia vecchia scelta.

Tutto è (ri)cominciato quando un medico mi ha dato dei consigli alimentari che hanno portato grossi benefici al mio organismo, come quello di togliere il latte e ridurre drasticamente i latticini. Ho cominciato a fare questo e ad aumentare la dose quotidiana di frutta e verdura:  semplicemente con questi piccoli cambiamenti mi sono ritrovata con un valore di ferritina (una proteina che ci indica la riserva dell’organismo di ferro) MAI raggiunto negli anni precedenti, quando mangiavo in modo normalmente onnivoro e prendevo anche degli integratori mirati. Tutti gli altri valori sono risultati perfetti.

Com’era successo? Il latte è un alimento molto pesante e difficilmente digeribile per il nostro organismo, quindi può creare dei problemi a livello intestinale, che limitano di conseguenza l’assorbimento di importanti nutrienti (per approfondire clicca qui). Ecco perché, pur assumendo il ferro da varie fonti, il mio corpo non riusciva ad assimilarlo. Questa prova pratica ha risvegliato una coscienza diversa in me e da quel momento ho ricominciato a leggere tanti studi nutrizionali e a riaprirmi alla possibilità di adottare un’alimentazione vegetariana e vegana.

vegetarianaperchéfoto

Capisco le perplessità che possono sorgere di fronte a un nuovo modo di alimentarsi, perché a livello generale (e pure in ambito medico) c’è ancora molta disinformazione. Esiste un ramo di studio chiamato “nutraceutica”, che parla appunto delle proprietà curative presenti nei cibi;  più che un ramo però, dovrebbe essere il tronco dell’albero della scienza medica. Perché non esiste una medicina più naturale ed efficace del cibo che assumiamo giorno dopo giorno. La cosa migliore da fare è: informarsi e provare. Nulla canta più delle analisi e, documentandomi, ho scoperto che non sono stata certo l’unica a guarire la propria anemia mangiando… vegetale! Proprio tutto il contrario rispetto a quello che mi era stato detto. La cosa più bella di quando ti ammali e vuoi guarire, è che puoi essere decisamente spinto ad andare oltre l’abitudine e le verità ufficiali e a cercare la tua verità. Ci sono tanti studi diversi sull’alimentazione, che dicono anche cose totalmente opposte fra loro quindi è necessario documentarsi e poi sperimentare a livello pratico la “dieta” considerata giusta. Attualmente mi trovo completamente d’accordo con l’alimentazione e i consigli che vengono proposti su una pagina facebook, dove si parla anche di tanti falsi miti legati all’alimentazione (clicca qui per conoscerla).