Scritti da Saturno

di Rossella Arena

Categoria: salute

Vegetariana… perché?

Mi riconosco molto in queste parole di Valdo Vaccaro:

Sono vegetariano da 60 anni, ovvero da quando ero ragazzino, e sono diventato vegano tendenzialmente crudista negli ultimi 30 anni. Ma, onestamente parlando, non mi è mai piaciuto essere chiamato vegetariano o vegano o crudista. Tutte queste non sono altro che etichette semplificative volte a ghettizzare in qualche modo chi va fuori dal gregge. Mi ritengo una persona semplice che ha scelto di comportarsi secondo le leggi della natura.

Insalata

Sono diventata vegetariana quando avevo 17 anni e lo sono stata per 3 anni. Poi sono ritornata a un’alimentazione onnivora perché, facendo delle analisi di controllo dopo ripetuti episodi di stanchezza, sono risultata molto anemica. I dottori mi hanno consigliato quindi di reintegrare i prodotti animali nella mia quotidianità. In realtà il problema non era stato causato dalla dieta vegetariana, quanto dal modo che avevo di approcciarmi all’alimentazione in quegli anni. Il primo anno infatti vivevo ancora con la mia famiglia e consumavo pasti regolari e variati. Successivamente invece mi sono trasferita per frequentare l’università, dove mi è capitato spesso di saltare i pasti o di mangiare troppo poco e male (vi faccio un esempio: le merendine per cena). Avevo inoltre un ritmo di vita che neanche nei più severi istituti militari: tra università, studi musicali e lavoretti, la mia giornata si dispiegava in attività ininterrotta dalle 8 alle 23. Tutto questo è andato avanti per un paio di anni, finché poi non mi è stata riscontrata questa forte anemia. La mia salute era peggiorata quindi per lo stile di vita e per le abitudini alimentari complessive, più che vegetariane. Prima di queste analisi inoltre non avevo mai fatto un controllo, non avendo dunque l’opportunità di sapere se fossi anemica o comunque avessi una tendenza alla carenza di ferro anche prima. Ero molto giovane, spaventata dalla forte anemia e ho dunque seguito ciecamente i consigli dei dottori, ritornando a un’alimentazione onnivora. Nel profondo del mio cuore ero però molto dispiaciuta per questa scelta, come se avessi perso una parte preziosa di me. Fra l’altro nel tempo i valori delle analisi migliorarono, ma la riserva di ferro dell’organismo, anche con tutti gli integratori che prendevo, rimase sempre inesistente. Mi ero ormai rassegnata a questa tendenza all’anemia, come a una condizione inevitabile del mio corpo. Da allora di anni ne sono passati dieci, e in questo periodo ho provato tanti tipi di diete, alla ricerca continua della salute.

Buona salute

In quest’ultimo anno sono successe tante cose che, una dopo l’altra, mi hanno spinto sempre più verso la mia vecchia scelta.

Tutto è (ri)cominciato quando un medico mi ha dato dei consigli alimentari che hanno portato grossi benefici al mio organismo, come quello di togliere il latte e ridurre drasticamente i latticini. Ho cominciato a fare questo e ad aumentare la dose quotidiana di frutta e verdura:  semplicemente con questi piccoli cambiamenti mi sono ritrovata con un valore di ferritina (una proteina che ci indica la riserva dell’organismo di ferro) MAI raggiunto negli anni precedenti, quando mangiavo in modo normalmente onnivoro e prendevo anche degli integratori mirati. Tutti gli altri valori sono risultati perfetti.

Com’era successo? Il latte è un alimento molto pesante e difficilmente digeribile per il nostro organismo, quindi può creare dei problemi a livello intestinale, che limitano di conseguenza l’assorbimento di importanti nutrienti (per approfondire clicca qui). Ecco perché, pur assumendo il ferro da varie fonti, il mio corpo non riusciva ad assimilarlo. Questa prova pratica ha risvegliato una coscienza diversa in me e da quel momento ho ricominciato a leggere tanti studi nutrizionali e a riaprirmi alla possibilità di adottare un’alimentazione vegetariana e vegana.

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Capisco le perplessità che possono sorgere di fronte a un nuovo modo di alimentarsi, perché a livello generale (e pure in ambito medico) c’è ancora molta disinformazione. Esiste un ramo di studio chiamato “nutraceutica”, che parla appunto delle proprietà curative presenti nei cibi;  più che un ramo però, dovrebbe essere il tronco dell’albero della scienza medica. Perché non esiste una medicina più naturale ed efficace del cibo che assumiamo giorno dopo giorno. La cosa migliore da fare è: informarsi e provare. Nulla canta più delle analisi e, documentandomi, ho scoperto che non sono stata certo l’unica a guarire la propria anemia mangiando… vegetale! Proprio tutto il contrario rispetto a quello che mi era stato detto. La cosa più bella di quando ti ammali e vuoi guarire, è che puoi essere decisamente spinto ad andare oltre l’abitudine e le verità ufficiali e a cercare la tua verità. Ci sono tanti studi diversi sull’alimentazione, che dicono anche cose totalmente opposte fra loro quindi è necessario documentarsi e poi sperimentare a livello pratico la “dieta” considerata giusta. Attualmente mi trovo completamente d’accordo con l’alimentazione e i consigli che vengono proposti su una pagina facebook, dove si parla anche di tanti falsi miti legati all’alimentazione (clicca qui per conoscerla).

La salute è la tua salvezza!

Sono sempre stata una persona fondamentalmente gioiosa e ottimista. Nel corso della mia vita ho avuto tante prove, e c’erano dei momenti in cui mi sentivo di assorbire molta negatività dal mondo intorno a me, o di alimentarla con le reazioni interiori a tutto quello che mi accadeva. Senza rendermene bene conto (e quindi senza avere la possibilità di liberare le ombre dentro di me), mi ritrovai intorno ai vent’anni con un corpo “avvelenato” da queste emozioni e sensazioni tossiche. E così pian piano mi ammalai. Ho avuto soprattutto dei persistenti problemi di pelle. Dopo tante allergie, avevo sviluppato una vasculite autoimmune, una di quelle malattie che di solito la medicina tradizionale cura con il cortisone: riducendo inizialmente l’infiammazione, ma rischiando poi di aggravare i sintomi. Avevo sempre tante macchie su tutto il corpo, ed ero gonfia. Ho risolto i miei problemi di pelle esclusivamente con rimedi naturali e omeopatici: nel giro di qualche anno mi sono ristabilita.

Oggi sono molto grata per ogni malattia che mi ha attraversato, e per tutto quello che mi ha insegnato.

Innanzitutto, a prendermi costantemente cura di me. Adesso quando ho un problema o un momento di stanchezza, penso spesso a come stavo male e mi sento serena “solo” per il fatto di stare benissimo. Ho capito che per una buona salute è necessario a volte moderare le reazioni emotive, e questo mi porta verso un dolce equilibrio quotidiano. La volontà di stare bene nel corpo ha focalizzato l’attenzione sul benessere del mio cuore e della mia anima. La ricerca in questo senso ti fa maturare (ebbene sì, ci ammaliamo per pensieri e convinzioni che, quando ci risvegliamo all’abbondanza della vita, diventano poi ridicoli) e ti fa cambiare modo di pensare e di essere. A chi vuole approfondire questo aspetto, consiglio per cominciare questi due libri:

1) Puoi guarire la tua vita

2) Ogni sintomo è un messaggio

Chi non l’ha ancora fatto, può anche leggere la mia esperienza con la rieducazione visiva e la dentosofia, cliccando qui e qui.

Io credo nell’approcciarsi alle malattie nel modo più naturale che esista. O comunque nel non limitarsi a sopprimere i sintomi, ma nel chiedersi perché la malattia è arrivata, cosa ti sta mostrando di te, quali cambiamenti ti sta chiedendo di fare. Altrimenti lo stato di malessere, anche in altre forme, continuerà a ripresentarsi. Dico spesso che il primo messaggio di ogni malattia è: prenditi cura di te. Non solo in senso fisico, ma anche emotivo e, perché no, spirituale. Credo quindi nel dialogo con la malattia (Avete mai provato a chiedere alla vostra malattia perché è arrivata? Io sì, e ho ottenuto delle ottime risposte). Credo nelle cure naturali (o comunque nell’uso intelligente della medicina tradizionale), perché finora solo esse prevedono il contatto e la comunicazione con il proprio corpo. Oggi in ogni caso la consapevolezza collettiva ed individuale si sta sviluppando sempre di più. Oggi in tanti parliamo dell’importanza di ascoltare i messaggi del proprio corpo: è un buon momento questo, per crescere e stare bene, ci sono ormai tanti medici che alla loro formazione professionale sentono di affiancarne una alternativa. Il medico che mi ha curato per anni aveva un’ottima conoscenza della medicina alternativa ma anche di quella tradizionale; utilizzava rimedi omeopatici, naturali e/o tradizionali, a seconda del caso del paziente. Credo che questo sia l’approccio migliore.

Se state male, attivatevi SUBITO per cominciare ad amarvi follemente. In qualunque modo, che sia leggere un testo importante, meditare, cercare il medico giusto, riposarvi, uscire, fare qualcosa che sognate da tempo.
Se avete l’immensa fortuna, non solo di vivere, ma anche di stare bene (solo quando sei stato male scopri quanto la salute sia uno stato meraviglioso), godetevi in tutti i modi le vostre giornate!

Vi abbraccio

Rossella

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Aggiornamento del 28/03/2014: Per “caso” mi è capitato di vedere questo video stamattina. Una tecnica del Dr Roy Martina per riequilibrare velocemente emozioni-ombra come paura, rabbia, frustrazione etc. Dura una decina di minuti ed è anche divertente!

A dieta di…?

Con l’estate, il sole, i vestiti minimal e ovviamente i costumi, torna sempre anche la dieta.

Prima ancora però di adottare qualsiasi regime alimentare, dovremmo eleggere “movimento” come parola chiave di chi vuole essere e mantenersi in forma. Sono tornata da poco da Bucarest, dove ho trascorso qualche giorno camminando da una parte all’altra della città: gli effetti benefici sul fisico sono stati più efficaci e veloci di qualsiasi privazione! Così molti di noi, se non praticano assiduamente uno sport, si alzano presto al mattino (poi fa caaaldo) oppure escono alla sera: c’è chi corre, chi va in bici, chi cammina. Io tifo per i mattinieri, perché non c’è nulla che mi rigenera tanto come l’aria fresca del mattino, e far svegliare il corpo passo dopo passo, prima di vivere una nuova giornata.

Per quanto riguarda l’alimentazione, pur essendo di solito molto diffidente nei confronti delle diete “di moda”, quella di turno mi ha convinto. Si chiama Fast diet (sì, il nome non è granché) e consiste nel mangiare, per due giorni alla settimana, massimo 500 cal al giorno: se non si supera questa soglia infatti, il corpo decide di attingere alle sue riserve caloriche, riuscendo anche a depurarsi attivamente da eventuali tossine accumulate. La porto avanti da un paio di settimane e devo dire che mi ci sto trovando abbastanza bene. Anche quando non la seguirò più, credo che manterrò l’abitudine di fare un giorno alla settimana di questo “digiuno”. Scrivo “digiuno” perché immaginerete che con 500 cal il menu risulta davvero contenuto. Vi riporto come esempio quello di oggi (sì, è proprio uno di quei due giorni):

Colazione

1 caffè con zucchero di canna
4 albicocche

Spuntino

2 albicocche
succo d’arancia (100 ml)

Pranzo
1 uovo sodo
Pomodori (200 g)
Melone (100 g)

Merenda

Melone (100 g)
Prugne (100 g)

Cena

1 Formaggino Parmareggio
Mezza pannocchia
1 fetta biscottata integrale
Prugne 100 g

Per tenere sott’occhio le calorie, sto utilizzando il portale calorie.it (completo anche di riferimenti a cibi surgelati o confezionati di largo utilizzo). Negli altri cinque giorni la dieta prevede di mangiare normalmente, magari senza esagerare (poi dipende anche dagli obiettivi che volete raggiungere).

Oltre alla Fast diet, in questo periodo ho iniziato a tenere conto di altre regole alimentari, consigliatemi da un medico per il benessere oculare e generale (già qui avevo accennato all’importanza dell’alimentazione nella cura dei denti). Mi sono stati raccomandati innanzitutto 4 alimenti magici per gli occhi: le carote, lo zafferano, le zucche e le albicocche.

Adoro il tortino di zucca!

Mi sono stati invece sconsigliati degli alimenti che causano acidità corporea e problemi all’intestino: ad esempio il latte e i latticini (soprattutto i formaggi molli), la carne di maiale, il pomodoro (meglio crudo), dolci e biscotti vari (zucchero malefico!)… Sto facendo più attenzione a quello che mangio e ho notato che in effetti, se prediligo questi cibi (e/o mi capita di associarne diversi, nella stessa giornata), mi ritrovo con la pancia più gonfia e una grande sete. Credo comunque che ogni dieta o scelta alimentare debba essere sperimentata personalmente: per trovare la soluzione giusta al proprio caso bisogna inoltre tener conto del proprio stile di vita, metabolismo, organismo… Io per esempio sento di avere, nel bene e nel male, un corpo molto sensibile e ricettivo. Anche dei piccoli positivi cambiamenti nell’alimentazione quindi, hanno su di me un notevole effetto salutare (così come, se esagero in senso opposto, soffro di tanti piccoli fastidi).

… ma sapete quale, dopo 10 anni di viaggio nella mia salute, considero la dieta più importante? La dieta di pensieri negativi: quelli sì, che possono danneggiare gravemente e con certezza non solo la felicità quotidiana, ma a lungo andare anche la salute.

Spero che queste informazioni possano esservi utili, ci tenevo a condividerle con voi. Fatemi sapere se avete sperimentato delle diete, come vi siete trovati, se avete evitato qualche alimento ricavandone effettivi benefici. Grazie, a presto!