Pausa Terremoto.

In questi giorni scrivo poco, soltanto al risveglio. Sono ancora alle prese con il terremoto, con lo shock e il soqquadro che ha portato con sé. Oggi però sono più tranquilla: prima di tutto, ho avuto la conferma che la struttura della casa in cui vivo è solida; poi, dopo tanti giorni di pioggia, è tornato il sole, a farci compagnia. Oggi sono più serena, anche se la terra continua a danzare sfrenata e, dalla notte fra sabato e domenica, non ho più  potuto distendermi nel letto. Mi ritengo molto fortunata, non riesco a dormire in casa ma dormo davanti alla mia casa, in auto, dove le scosse notturne arrivano attutite e il sonno fluisce senza troppe interruzioni. Questa notte c’è stato anche un forte temporale: con i suoi tuoni, sembrava volesse emulare i ritmi del terremoto, con i suoi lampi regalarci uno spettacolo di splendenti fuochi d’artificio. Dopo quasi una settimana di tensione siamo tutti stanchi, sospesi nell’attesa che tutto questo finisca, e nello stesso tempo siamo vivi ed attenti, a ogni dettaglio che ci porti luce, a ogni grido della terra che cerca, tremando, tranquillità.